Gela. Gli aspetti più prettamente politici e di ordinaria amministrazione per ora li ha messi da parte. Il sindaco Lucio Greco traccia un primo, parziale, bilancio dell’emergenza che la città sta affrontando. “Devo dire, grazie a tutti – spiega subito – sto assistendo a momenti di grande solidarietà. Nessuno si sta tirando indietro. Come comunità stiamo tenendo abbastanza bene. Semplici cittadini, imprenditori, aziende, la chiesa, i club service, le associazioni, tutti stanno rispondendo. Ho già messo in moto la macchina dei servizi sociali del Comune per garantire al meglio la gestione dei fondi stanziati dal governo, che in gran parte già ci spettavano ma che vengono anticipati. Stiamo aggiornando i dati a disposizione dell’ente e assicureremo buoni spesa ai più bisognosi, da usare nei supermercati. Abbiamo i banchi alimentari che stanno lavorando e che vengono potenziati. Ho incontrato i parroci della città e ho in programma riunioni con i pastori della chiesa evangelica. La crisi non è solo dei più deboli, che chiaramente la sentono in maniera ancora più drammatica. Ci sono tante partite Iva che ora iniziano a percepire le prime difficoltà. Ho fissato incontri con le associazioni di categoria e con i sindacati, anche l’evoluzione del comparto lavorativo e occupazionale va monitorata”. Oggi, nuovo vertice, a distanza, coordinato dalla prefettura. Greco sembra aver superato i dissidi montati, solo la scorsa settimana, con i vertici Asp. “Ho risposto ad attacchi che non trovano fondamento – aggiunge – ma abbiamo altre priorità, molto più importanti. Ho sentito il direttore generale dell’Asp e dobbiamo andare avanti. Almeno il settanta per cento dei tamponi che riguardano soggetti in quarantena dopo il rientro dalle zone del contagio si concentrerà su Gela. Abbiamo individuato la sede, nella struttura dell’ex mattatoio, attualmente usata per altri servivi. E’ un sito che garantisce privacy ed evita assembramenti. Ho avuto conferme dai responsabili del servizio veterinario dell’Asp”. Dall’inizio dell’emergenza, Greco ha chiesto pubblicamente l’intervento di Eni e i contatti sono frequenti. “Sto interloquendo con i massimi vertici dell’azienda – aggiunge – mi hanno già dato disponibilità per pasti caldi e quando li avranno a disposizione, dato che neanche l’azienda ne ha scorte rilevanti, sono pronti a fornire dispositivi di protezione. Ad Asp ho chiesto se ci siano interventi che Eni possa eventualmente assicurare, qualora ci fossero esigenze da sostenere”.
Il sindaco appare piuttosto sicuro che la rete di solidarietà riuscirà a reggere il colpo, anche se tanti rischiano di affrontare molte altre settimane di assoluta crisi economica. “Abbiamo due priorità, la salute dei cittadini e il fatto che nessuno debba essere lasciato indietro – conclude – tanti si stanno mettendo a disposizione. Ho ricevuto la piena disponibilità anche dal club “Nautico” e dal club “Vela”, da tanti privati e ribadisco che non posso far altro che ringraziarli”. Conclusa la fase piena di emergenza Covid, l’amministrazione comunale dovrà stare attenta ai conti dell’ente. “Il dirigente al bilancio mi ha garantito che abbiamo eventualmente ulteriori somme da mettere a disposizione – conclude – anche noi guardiamo agli equilibri di bilancio e credo che saremo bravi a mantenerli, anche con i trasferimenti del governo e della Regione. Stiamo valutando tutti questi fattori. E’ inevitabile”.