Gela. La richiesta era partita dall’opposizione, con l’atto di indirizzo approvato anche dalla maggioranza. È stato necessario qualche tempo in più ma è partito ufficialmente questa mattina il tavolo di monitoraggio sull’emergenza idrica. In municipio, lo ha presieduto il sindaco Di Stefano, in presenza dell’assessore al ramo Filippo Franzone, dell’altro componente di giunta Giuseppe Fava, del presidente del civico consesso Paola Giudice, del presidente Ati Massimiliano Conti e ancora dei riferimenti tecnici e manageriali di Siciliacque, Caltaqua e Bioraffineria Eni. Sarà un tavolo permanente, destinato, almeno in questa prima fase, ad essere riunito a cadenza mensile. Ne fanno parte sia la maggioranza consiliare, con l’esponente civico Floriana Cascio, sia la minoranza, attraverso l’indipendente Antonella Di Benedetto. Ai lavori odierni hanno preso parte inoltre i consiglieri Rosario Faraci e Antonio Cuvato. È stato principalmente l’assessore Franzone a esporre la situazione generale. Fin dall’insediamento in municipio, insieme al sindaco, sta seguendo tutte le vicende che ruotano intorno al ciclo idrico. “Vogliamo programmare ancora meglio – spiega Franzone – purtroppo, ci comunicano che i tempi saranno più lunghi per la consegna della nuova linea San Leo mentre il potabilizzatore dovrebbe essere pronto entro fine anno – sottolinea – la vera questione non è l’acqua, che c’è a sufficienza, ma appunto le infrastrutture. Abbiamo parlato della necessità di valutare un’interconnessione est-ovest, di portata maggiore. Pensiamo sia giunto il momento inoltre di predisporre l’ammodernamento della linea Ragoleto e di quella Gela-Vittoria. Abbiamo indicato ulteriori pozzi”. Le difficoltà idriche che la scorsa estate si sono fatte sentire, come capitato quasi sempre anche in passato, sono un aspetto che l’amministrazione vuole decisamente prevenire.
Il coordinamento con tutti gli enti e le società del ciclo idrico servirà proprio a questo. “Vogliamo avere una piena autonomia idrica – aggiunge l’assessore – indipendentemente dal progetto del dissalatore, che stando a Siciliacque assicurerà una portata di novanta litri al secondo. Se poi ci sarà anche l’acqua del dissalatore, tanto meglio. È comunque un’opera che certamente non sarà a disposizione per l’estate di quest’anno ma solo successivamente”. Il tavolo sarà convocato per il prossimo mese, sempre nell’ottica di sviluppare controlli sulle condizioni del servizio e sugli investimenti.