Roma. Acque agitate al ministero dello sviluppo economico. Nel corso dell’incontro fissato sul caso della raffineria di Gela, i manager del gruppo multinazionale hanno ufficializzato la conferma del piano di drastico ridimensionamento del sito.
In sostanza, stop alla raffinazione in contrada Piana del Signore e rinuncia all’investimento da settecento milioni di euro varato solo la scorsa estate e mai attuato. Il presidente della regione Rosario Crocetta, il sindaco Angelo Fasulo e i segretari nazionali dei sindacati di categoria hanno subito detto no alla proposta targata Eni.
All’incontro, è presente il ministro dello sviluppo economico Federica Guidi. L’esponente del governo Renzi si appresta a chiedere una pausa di riflessione alle parti della vertenza. Il clima è molto teso. A breve, altri aggiornamenti.