Gela. I posti da dirigente in Comune al centro del giudizio dei magistrati del Tar di Palermo.
Il ricorso al Tar. Ad essere contestate sono le nomine di Santi Nicoletti e Orazio Marino, a marzo scelti come dirigenti, rispettivamente, dei settori lavori pubblici ed urbanistica. Una decisione, quella dell’amministrazione comunale, che è stata contestata dall’ex dirigente di Palazzo di Città Raffaella Galanti. Per i legali che la rappresentano, ci sarebbero state diverse anomalie nella procedura che ha permesso ai due funzionari di ottenere gli incarichi. Una linea che sembra aver in parte convinto i giudici palermitani, seppur senza condurli ad accogliere da subito la richiesta di sospensiva proposta dagli stessi legali della Galanti.
L’ordinanza. “La scelta dei soggetti cui affidare gli incarichi non tra i candidati selezionati nel numero massimo di cinque dalla commissione a tal uopo formata – si legge nell’ordinanza emessa dal Tar – dopo la loro audizione da parte del Sindaco, bensì tra gli altri partecipanti previa loro audizione da parte di una nuova commissione composta in maggioranza da organi politici, non appare conforme alle modalità previste all’avviso pubblico di selezione né giustificata sotto il profilo motivazionale”. A questo punto, però, i giudici entreranno nel merito della vicenda solo il prossimo marzo. La mossa ha condotta l’ex dirigente Raffaella Galanti ad impugnare il provvedimento della giunta del sindaco Domenico Messinese, rispetto peraltro a due settori del municipio, da sempre ritenuti strategici, e già diretti dalla funzionaria.