Gela. Un anno fa, l’ennesima emergenza rifiuti, con i cumuli sparsi ovunque, indusse l’ex sindaco Domenico Messinese ad emettere un’ordinanza d’urgenza. Vennero imposti a Tekra il ripristino dei servizi aggiuntivi e l’effettuazione di tutti gli interventi necessari ad eliminare i cumuli. Lo scorso maggio, su ricorso presentato dai manager campani, il Tar Palermo ha dichiarato l’illegittimità di quell’ordinanza. Non c’erano le condizioni per firmarla. Nonostante il verdetto favorevole, gli imprenditori campani hanno comunque deciso di impugnarla davanti ai giudici del Consiglio di giustizia amministrativa. Mirano ad ottenere il riconoscimento del diritto al risarcimento dei danni ma anche l’ottenimento delle somme dovute per le attività svolte lo scorso anno. Due richieste che la decisione del Tar ha respinto, nonostante sia stata dichiarata l’illegittimità del provvedimento di Messinese, firmato in assenza di copertura finanziaria. “Come puntualmente dedotto dalla parte ricorrente, l’ente locale ha fatto un uso distorto del potere extra ordinem”, hanno scritto i giudici palermitani nella loro decisione. “Il Comune ha ordinato alla ricorrente di effettuare prestazioni di servizi aggiuntivi, precedentemente ridotti dall’ente locale proprio per la carenza di risorse finanziarie – si legge in un altro passo della motivazione – tale circostanza di fatto, peraltro non efficacemente contestata dalla difesa del Comune, già di per sé disvela la carenza del presupposto indefettibile richiesto dalla normativa statale per i provvedimenti contingibili e urgenti, consistente nella necessità di fronteggiare situazioni straordinarie e imprevedibili e di immediato pericolo”.
Sul piano della copertura finanziaria assente, hanno precisato che “il provvedimento impugnato ha sostanzialmente imposto alla ricorrente di continuare a rendere il servizio di raccolta rifiuti ampliandone l’oggetto attraverso la riattivazione anche di taluni servizi integrativi, senza alcuna previsione della copertura finanziaria, come si evince dalla mera lettura dello stesso provvedimento”. I responsabili di Tekra, però, puntano al riconoscimento di un risarcimento economico e alle somme richieste. La giunta del sindaco Lucio Greco ha deciso di costituirsi in giudizio, davanti al Cga, contestando le nuove richieste giudiziarie dell’azienda campana, che continua a gestire in proroga il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città.