Gela. Uno stipendio (per la mensilità di maggio) da 220 euro. Tanto potranno ricevere i lavoratori della Ghelas se nelle casse della municipalizzata non arriveranno a breve le somme che il Comune non ha ancora versato per i servizi svolti. L’amministratore delegato Gianfranco Fidone l’ha comunicato con una missiva ufficiale. In cassa, non ci sono i soldi per pagare le spettanze integrali dovute ai dipendenti. La segreteria dell’Ugl ha deciso da subito di proclamare lo stato di agitazione. La conferma arriva dal segretario provinciale del terziario Gianmatteo D’Arma. I lavoratori vogliono rassicurazioni, ma soprattutto non accettano di dover rinunciare alle loro spettanze, rimaste appese al filo dei pagamenti del Comune.
Il capitolo Ghelas è uno dei tanti che dovrà essere affrontato dalla nuova giunta, anche perché il Comune è il principale debitore della società in house.