“Boomerang”, in appello cada l’accusa di associazione per due coinvolti: concordato per gli altri

 
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Gela. I giudici della Corte d’appello di Caltanissetta hanno disposto l’assoluzione dalla contestazione associativa rispetto alle posizioni di due imputati, coinvolti nell’inchiesta antidroga “Boomerang”. Si tratta di Giuseppe Celona e Rocco Carfì. Entrambi non avevano optato per riti alternativi. In primo grado, erano stati condannati. Per Celona arriva così l’assoluzione su tutte le contestazioni. Per Carfì, invece, la decisione favorevole riguarda appunto l’accusa di associazione per il traffico di droga. Per lui, rimane la pena per un altro capo di imputazione. Il concordato è stato definito invece per Salvatore Piva, Emanuele Iapichello e Salvatore Graziano Biundo, quest’ultimo considerato tra le “staffette” per il trasporto della droga.

Secondo gli investigatori, in città arrivava droga sia dalla piazza catanese sia da quella ragusana. Aveva definito la propria posizione con il concordato, infine, Salvatore Gambino, nei cui confronti erano mossi diversi capi di accusa (è difeso dal legale Filippo Spina). Gli altri imputati sono rappresentati dagli avvocati Flavio Sinatra, Salvo Macrì, Cristina Alfieri e Carmelo Tuccio. Altri coinvolti sono stati a loro volta condannati ma in un altro filone processuale, a seguito di giudizio abbreviato.

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