Gela. Quello delle bonifiche nelle aree produttive locali è un tema da sempre aperto, a seguito di un’industrializzazione che nel corso del tempo ha lasciato segni profondi. Si sono susseguiti gli accordi istituzionali. E’ soprattutto Eni a essere al centro di un processo di riconversione che però parte da un passato, più o meno recente, fatto di industrializzazione pesante. I procedimenti finalizzati alle bonifiche sono molteplici, anche se non tutti conclusi e con percorsi burocratici e amministrativi, spesso lunghi e complessi. La Regione, attraverso il dipartimento acqua e rifiuti, ha rilasciato una nuova autorizzazione a una delle aziende locali specializzata nelle attività di bonifica, la Icaro Ecology. L’iter per arrivare alla nuova autorizzazione finalizzata all’attività di gestione di rifiuti, pericolosi e non, è durato circa tre anni. Sono state necessarie integrazioni della documentazione tecnica e una richiesta aziendale per attivare la conferenza di servizi, con tutte le autorità preposte al rilascio dei pareri. L’autorizzazione è per l’attività che l’azienda porta avanti attraverso l’impianto mobile Estd (Ex Situ Thermal Desorption). Il processo messo in atto è quello di desorbimento termico, con brevetto di Haemers Technologies Italia. Un sistema che ha trovato larga applicazione nei cantieri per le bonifiche nell’area industriale Eni. Il dipartimento regionale ha rilasciato l’assenso, con un decreto.
Di recente, sempre gli uffici palermitani hanno emesso un altro provvedimento, con esito positivo, per la valutazione di incidenza ambientale di un nuovo sito produttivo che i manager di Icaro Ecology intendono avviare nell’area Nord2 ex Asi, nel ciclo degli impianti per le bonifiche. Si tratta di una zona da anni al centro di tante valutazioni, per la mancata attuazione di interventi di compensazione ambientale.