Blitz antidroga, cocaina venduta a noto imprenditore: Dipendente la consegnava

 
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Gela. Le dosi di cocaina sarebbero finite anche tra le mani di clienti d’eccezione. Fra questi, l’imprenditore Salvatore Greco, titolare dell’azienda edile Sogresal.

Il particolare emerge da alcune conversazioni telefoniche intercettate dagli investigatori.
A fare il nome del noto imprenditore, più volte autore di denunce ai danni di chi si sarebbe recato nei suoi cantieri pretendendo la messa a posto, un ex dipendente.
Nel mirino degli investigatori che hanno coordinato l’operazione “Bombola d’oro”, infatti, è finito il ventiseienne Salvatore Arizzi. Il giovane ha fatto parte dell’organigramma delle imprese gestite proprio da Salvatore Greco.
La vicinanza fra i due, così, avrebbe consentito di far arrivare le dosi di polvere bianca direttamente all’imprenditore edile.
Ieri mattina, mentre gli arrestati uscivano dalla caserma di via Venezia per essere trasferiti in carcere: uno degli indagati ha chiaramente commentato, “salutatimi ‘u bacuccu”.
Una frase che potrebbe legarsi alla sua conoscenza dell’imprenditore. Il nominativo dell’imprenditore Salvatore Greco compare anche tra le oltre seicento pagine dell’ordinanza redatta dagli investigatori.
Più volte, durante alcune conversazioni telefoniche, gli indagati, compreso lo stesso Salvatore Arizzi, si sono riferiti a Greco e alla necessità di consegnargli la droga.
Un presunto cliente del gruppo di spacciatori sgominato dai carabinieri e dai magistrati della procura: questo emerge sul conto dell’imprenditore.
Non a caso, gli inquirenti hanno subito messo in luce la forte eterogeneità della clientela che si sarebbe rivolta agli indagati per l’acquisto di cocaina: studenti ed imprenditori avrebbero spesso richiesto forniture per il loro consumo personale.

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