Gela. Le acque del lago Biviere, che i responsabili della Riserva orientata hanno deciso di tutelare ulteriormente ordinando il blocco di qualsiasi attività di prelievo, sono al centro di non poche richieste istituzionali. Gli agricoltori dell’area premono per superare lo stop, consentendo al Consorzio di bonifica di approvvigionarsi, così da distribuire l’acqua tra i campi. Secondo gli operatori della Riserva, però, i livelli del bacino sono a forte rischio e l’ombra del disastro ambientale si allungherebbe su un’area sotto protezione. Verranno effettuati accertamenti, intanto, proprio sulle acque del lago. Nei prossimi giorni, operatori di Arpa Enna saranno al Biviere per svolgere campionamenti. Controlli che mancavano da anni e che dovrebbero servire principalmente a tracciare un quadro della qualità delle acque, anche nell’ottica di verificare se possano esserci eventuali fonti di contaminazione, in un lago che spesso è specchio di ciò che si verifica nelle zone limitrofe, ma non solo. I responsabili da anni denunciano la presenza di discariche abusive, con rifiuti pericolosi che vengono sversati anche nei corsi d’acqua limitrofi.
“Controlli di questo tipo non vengono effettuati da anni – dice Emilio Giudice che è responsabile Lipu e si occupa della Riserva – il lago Biviere è un sito sensibile che invece dovrebbe essere sottoposto ad accertamenti, almeno ogni mese”. Probabilmente, il monitoraggio verrà effettuato in più giornate. I campionamenti dei tecnici Arpa dovrebbero riguardare sia le acque prossime alle sponde sia quelle più profonde, così da confrontare i dati raccolti.