Gela. Lo “sblocca royalties” approvato attraverso il maxiemendamento alla legge finanziaria regionale era la chiave di volta della strategia del sindaco Di Stefano, per arrivare al bilancio stabilmente riequilibrato e procedere nel percorso di superamento della fase di dissesto. Il voto favorevole dell’Assemblea regionale siciliana apre una vera e propria finestra, politica e amministrativa. Con la ripresa a pieno regime dell’attività negli uffici comunali, verranno completati tutti gli adempimenti per avere sul tavolo l’ipotesi di bilancio, da sottoporre ai revisori e poi da far pervenire all’assise civica per il voto. Entro fine gennaio, al massimo, il bilancio sarà completo, anche con gli ultimi riequilibri per l’anno 2024. Altre verifiche dovrebbero partire all’indomani dell’Epifania, così da completare gli oneri che gravano sugli uffici finanziari del municipio. Il sindaco Di Stefano, che mantiene la delega al bilancio, continuerà a monitorare tutta la procedura. Se poi arrivassero in tempi brevi il parere dei revisori e il voto dell’aula consiliare, allora lo strumento finanziario potrebbe vedere la luce definitiva entro febbraio. Nel frattempo, la legge finanziaria regionale sarà pubblicata in gazzetta ufficiale, con l’annesso “sblocca royalties” per l’uso dell’avanzo degli anni precedenti.
Per Palazzo di Città si tratta di un “tesoretto” da trenta milioni di euro, frutto delle royalties versate dalle aziende del settore estrattivo. Per chiudere il bilancio ne dovrebbero servire non più di quindici milioni. L’ultima verifica spetterà infine alla Cosfel e al Ministero, che inevitabilmente intervengono per gli enti in dissesto. Di Stefano ha l’esigenza di nuove assunzioni, pure tra i dirigenti. Il bilancio stabilmente riequilibrato gli permetterebbe di mettere una pezza all’emergenza che pervade l’organigramma di un municipio del tutto sottodimensionato. I primi mesi di questo nuovo anno saranno la prova del nove.