Gela. Il bilancio stabilmente riequilibrato, nel pieno del dissesto del municipio, vedrà la luce soprattutto attraverso lo “sblocca royalties”, ormai pubblicato in gazzetta ufficiale e già approvato dall’Ars nel maxiemendamento alla legge finanziaria regionale. Un punto che il laboratorio politico “PeR” non ha mai condiviso. Il segretario regionale Miguel Donegani continua a insistere sul “salva Gela”. “La nostra proposta di due anni fa era e oggi rimane il “salva Gela”, utilizzando i soldi dello Stato, come nel caso di Catania, e non i soldi dei gelesi, previsti a compensazione delle tante vittime da inquinamento ambientale. Queste somme ritenevamo e riteniamo, oggi più che mai, devono andare a spese per lo sviluppo economico, per il risanamento ambientale e per la riqualificazione dei quartieri. Abbiamo proposto anche il collettore di via Venezia, una delle opere fondamentali e strategiche. Si è scelto invece di utilizzare le royalties per il bilancio stabilmente riequilibrato, quindi sarà merito dei cittadini e non della politica”, dice Donegani. Il percorso è ormai indicato, soprattutto dopo la pubblicazione della norma.
L’amministrazione comunale e le forze, progressiste e non, che la sostengono, hanno spinto per arrivare a questo punto e avere i numeri necessari per il bilancio. Una quota delle royalties, non destinata allo strumento finanziario, comunque sarà disponibile per il risanamento ambientale e per lo sviluppo. Quella varata dall’Ars, del resto, è una disposizione solo temporanea, in favore di Comuni in dissesto. “Si arrivi al bilancio stabilmente riequilibrato, approvato dagli organi competenti, entro l’estate. Attendiamo una programmazione fattiva sull’utilizzo delle royalties. Noi vigileremo nell’interesse dei cittadini”, conclude l’ex parlamentare Ars.