Ato-Comune, lievitano crediti per rifiuti: “Gela deve pagare più di 1 milione di euro”

 
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Una delle aree della discarica Timpazzo

Gela. Sul successore dell’avvocato Giuseppe Panebianco alla guida dell’Ato rifiuti in liquidazione non è stato ancora raggiunto un accordo politico. Il sindaco Lucio Greco non ha condiviso la proposta avanzata da altri primi cittadini dell’ambito. Greco spinge per Giuseppe Lucisano, che è commissario dell’Ipab “Aldisio”, mentre l’opzione alternativa, avanzata dal sindaco di Riesi Salvatore Chiantia, arriva al commercialista Salvatore Sauna. Con lo stallo che dura da settimane, comprese almeno due assemblee chiuse senza decidere, a guidare l’Ato è ancora Panebianco, nonostante le dimissioni presentate ufficialmente. Per diversi mesi, anche prima di accettare l’incarico alla “Catanzaro Costruzioni”, il commissario liquidatore ha autorizzato una lunga serie di azioni giudiziarie contro i Comuni dell’ambito, nel tentativo di recuperare crediti non ancora incassati. Quella che pesa di più, sicuramente, si inserisce nella querelle aperta con il Comune di Gela. L’Ato vanta crediti per oltre 16 milioni di euro ed è in atto un procedimento, al tribunale delle imprese di Palermo. Le parti sembrano tutt’altro che vicine ad un accordo e la successione di Panebianco potrebbe incidere anche su questo percorso. Non è la sola azione che promette di pesare sulle casse del municipio. In base ai dati dei tecnici Ato, nei conti mancavano almeno 662 mila euro. Sempre somme dovute dal Comune di Gela per conferimenti, risalenti all’ultimo triennio, effettuati nella discarica Timpazzo, nel compostaggio di Brucazzi e nell’impianto Tmb. L’incarico legale all’avvocato palermitano Riccardo Rotigliano venne assegnato ad aprile.

Intanto, secondo le carte in mano ai funzionari Ato, sarebbero maturate altre fatture non coperte dal municipio, facendo lievitare il totale ad oltre un milione di euro (1.135.350,23 euro). A giugno, Panebianco ha firmato il provvedimento di integrazione, disponendo che il decreto ingiuntivo da proporre per ottenere i pagamenti venga adeguato all’importo complessivo, superiore quindi ad un milione di euro. Nei rapporti tra Ato e Comune continuano a girare somme sempre più elevate.

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