Gela. I giudici del Tar della Sicilia hanno dichiarato la nullità del bando di gara relativo alla fornitura e posa in opera degli arredi e delle attrezzature del nuovo Palazzo di Giustizia di Gela.
La decisione è stata assunta in camera di consiglio dalla terza sezione (Federica Cabrini, presidente facente funzioni, Maria Cappellano, referendario, e Giuseppe La Greca, referendario estensore) su ricorso proposto dalla Gamma Forniture e servizi di N.A. Palmisano & C. s.a.s., assistita dall’avvocato Giuseppe Gitto, contro il Comune di Gela, difeso dall’avvocato Massimo Dell’Utri, e la C.I.R. s.r.l., assistita dall’avvocato Pietro Di Luca. La ditta ricorrente era stata esclusa dalla gara per la mancata indicazione di alcuni dati nella documentazione di partecipazione. I giudici amministrativi nel loro giudizio hanno concluso che va dichiarata la nullità del bando di gara e tutti gli atti conseguenti in quanto contrari alla legge. Non si può essere esclusi da una gara per violazione di clausole che siano contro legge o sopravvenute.