Gela. Nonostante le polemiche e una manifestazione contro i tagli indetta per domani pomeriggio dai sindacati, il commissario Rosario Arena ha apposto la sua firma (in sostituzione del consiglio comunale) al bilancio di previsione 2018. Il documento finanziario è stato definitivamente approvato a poco meno di due settimane dalla fine dell’anno. Arena ha dato massima fiducia alle relazioni tecniche dei suoi dirigenti, con in testa Alberto Depetro che regge il settore bilancio (ed è stato riconfermato proprio dal commissario). L’approvazione, che risale a venerdì scorso, è arrivata andando oltre il parere non favorevole reso dal collegio dei revisori dei conti che ha accertato una serie di anomalie. Per i tecnici del municipio, però, quelle valutazioni non impediscono di chiudere l’iter, adesso siglato dal commissario Arena. Il colonnello scelto dal presidente Nello Musumeci, anche nelle ultime ore, ha confermato i tagli ai servizi non essenziali e allo stesso tempo si è portato oltre, almeno sul fronte rifiuti.
Ha approvato, sempre sostituendosi al consiglio comunale, la correzione degli “errori” sul calcolo della Tari che erano stati riscontrati la scorsa estate dall’ex sindaco Domenico Messinese e dal suo vice Simone Siciliano. “Sviste” di calcolo che avrebbero inciso sul Piano economico finanziario 2014 che avrebbe contenuto indicazioni errate sull’effettivo costo del servizio. Arena e i suoi dirigenti confermano il provvedimento e con le correzioni si passa da un costo complessivo di poco superiore ai 7 milioni di euro ad uno di quasi 11 milioni. Il commissario, già in più occasioni, ha ribadito la necessità di aumentare le tariffe Tari sui rifiuti già con il bilancio di previsione 2018, appena approvato. L’approvazione di Arena è giunta anche per il consuntivo 2017.
Tutto questo disastro non è immputabile al Commissario ,ma a tutti quelli che hanno amministrato la nostra Città Signori Sindaci Consiglieri Assessori del passato gridate pure che finalmente “LaCitta è Libera” vedi magliette di due ex consiglieri ,Ora il piatto è servito e chi pagherà non certo voi ma tutta la cittadinanza se avete ancora del pudore VERGOGNATEVI
Sicuramente i 26 consiglieri comunali che hanno determinato la sfiducia a Messinese saranno contenti del risultato ottenuto attraverso il Colonnello, che dopo averli ricevuti per settimane ha capito che doveva agire. Ed è quello che ha fatto. Approvando tutto quello che loro signori aveva continuamente evitato di fare, per paura di rafforzare la giunta Messinese. Adesso spetta a noi tutti cittadini di dire NO a tutti gli ex consiglieri che vorrebbero ricandidarsi