Gela. I risultati attesi, fino a oggi non si sono mai visti, a eccezione di un unico investimento concretizzato sulla filiera del packaging. L’area di crisi e l’accordo di programma, come abbiamo più volte riferito, sono grandi assenti, incompiute per un territorio che sente costantemente la flessione economica e degli investimenti. Il governo nazionale e quello regionale ci riprovano. Nel cassetto sono rimaste risorse per poco meno di ventidue milioni di euro. Non sono mai state usate. L’accordo di programma sarà mantenuto e rinnovato per altri tre anni. Formula, fondi e normativa per le agevolazioni agli investitori, non cambiano e anche questo è un aspetto da valutare, dato che attualmente i risultati sono decisamente scarsi. L’amministrazione comunale ha ratificato di recente la presa d’atto per il rinnovo, che permetterà di non perdere i fondi a disposizione. Un passo mosso adesso dal Libero Consorzio di Caltanissetta, ente chiamato a partecipare a tutte le fasi. Il commissario, con un provvedimento specifico, ha approvato lo schema del “nuovo” accordo di programma.
Il tema è stato trattato in sede parlamentare. Il senatore Pietro Lorefice ha interrogato, per l’ennesima volta, il Ministero del made in Italy e delle imprese. Le risposte sono state considerate del tutto inadeguate. Il secondo avviso per la selezione dei progetti non ha dato esiti apprezzabili. Non c’è un numero consistente di proposte che possono arrivare all’investimento. Tante istanze sono state respinte e i numeri languono. I passaggi burocratici e amministrativi vanno avanti, le somme sono confermate ma tutto rimane avvolto da grandi incognite, segnalate da ultimo dal sindaco Di Stefano e dall’assessore Franzone.