Gela. Nelle ultime ore, in commissione bilancio all’Ars, non sono di certo mancate le risoluzioni. Dopo quella che impegna il governo a ricordarsi dei 33 milioni di euro del Patto per il Sud, tagliati dalla stessa giunta regionale del presidente Nello Musumeci, arriva quella che impegna il governatore e i suoi assessori a rifinanziare i progetti delle aree di crisi complessa di Gela e Termini Imerese. Accordo di programma e area di crisi sono due punti deboli di un rilancio economico locale, che doveva ripartire dalla riconversione industriale, ma che ad oggi si è rivelato poco meno di nulla. Solo un progetto finanziato attraverso le procedure di Invitalia e circa 25 milioni di euro che attendono ancora di essere utilizzati. Questa volta, sono stati i grillini a premere sull’acceleratore, spingendo per arrivare alla risoluzione.
“Siamo soddisfatti di questo voto – dicono i deputati regionali M5S Ketty Damante, Luigi Sunseri e Nuccio di Paola – ma non possiamo non sottolineare l’inconsistenza di questo governo, che a novembre ha scippato 48 milioni a questi due Comuni senza prendere impegni chiari per la risoluzione delle dolorose vicende di queste due aree di crisi, che per legge hanno diritto ad un impegno politico e finanziario. Solo la nostra pressione e quella delle altre forze politiche potrebbe farlo tornare sui propri passi e questo atto vuole spingerlo in questa direzione. Una cosa è certa: noi continueremo a pressare fin quando il rifinanziamento non sarà cosa fatta”. La risoluzione è passata, ora però come nel caso dei 33 milioni di euro del Patto per il Sud bisognerà che l’impegno si trasformi in disponibilità finanziarie per la copertura dei progetti, in attesa che si faccia chiarezza anche sul recente protocollo di intesa siglato da Regione e Ministero dello sviluppo economico, sempre a guida pentastellata.