Gela. Dopo il tentativo di concertazione, anche con l’opposizione (che in realtà non ha prodotto molti effetti), l’amministrazione comunale ha chiuso il cerchio intorno al piano triennale delle opere pubbliche, che è uno degli atti propedeutici al bilancio di previsione 2020. E’ arrivato il sì della giunta, non solo al piano triennale ma anche al programma biennale delle risorse. Nelle carte approvate dal sindaco Lucio Greco e dai suoi assessori si mettono insieme gli interventi ordinari di manutenzione, ad iniziare dalle strade, i progetti del Patto per il Sud, quelli finanziati con le compensazioni minerarie e interventi che in realtà sono attesi da anni, come l’ampliamento di Farello (dove si continua a procedere con costanti requisizioni dei loculi delle confraternite private). Prima di tutto, bisognerà mettere insieme le risorse e finalizzare progetti che dovrebbero trasformarsi in cantieri. A preoccupare, anche la maggioranza, sono la carenza di risorse finanziarie e un numero assai limitato di rup, molti dei quali ormai oberati da decine di procedimenti in atto. In questa fase, sono i progetti a monopolizzare, quasi del tutto, l’attenzione politica del sindaco Lucio Greco. La diatriba dei definanziamenti dei fondi del Patto per il Sud è solo l’ultimo capitolo di procedure spesso troppo farraginose. La scorsa settimana, il sindaco ha ufficializzato la nomina dell’imprenditore Maurizio Melfa a consulente dell’amministrazione. A titolo gratuito, si occuperà di rilancio economico, tentando di coinvolgere aziende e gruppi privati, interessati ad investire sul territorio.
In queste ore, pare che Greco sia volato a Roma per incontri istituzionali, tra le stanze dei ministeri, soprattutto quello allo sviluppo economico. Ha scritto al presidente della Regione Nello Musuemeci, avanzando l’ipotesi che alcuni investimenti locali possano trovare copertura con il Recovery fund. Le interlocuzioni con Eni, inoltre, continuano, anche se i sindacati lamentano tante incertezze sul futuro più immediato dell’investimento “Argo-Cassiopea”, con la base gas che non si sa quando potrà vedere la luce.