Gela. Mentre nella notte tra domani e lunedì, le urne diranno chi tra il “civico” Lucio Greco e il leghista Giuseppe Spata siederà sulla poltrona di sindaco, a Palazzo di Città il commissario Rosario Arena ha praticamente chiuso il cerchio delle sue consegne istituzionali. Nelle ultime ore, come aveva preannunciato nel corso delle scorse settimane, ha dato il via libera definitivo al consuntivo 2018 e al bilancio di previsione 2019. “Abbiamo approvato tutto – spiega – l’abbiamo fatto nell’ottica di una gestione oculata e con scarsissime risorse a disposizione”. Arena, prima di lasciare Palazzo di Città, ha già in programma il passaggio ufficiale di consegne con il nuovo primo cittadino. “Una cerimonia ufficiale potrebbe tenersi mercoledì in municipio. E’ giusto che sia così”. Ma il commissario si porta anche avanti. Al nuovo sindaco, in un incontro non “istituzionale”, illustrerà il quadro complessivo dello stato di salute del Comune. “Spiegherò quello che abbiamo fatto in questi mesi e dove siamo intervenuti con efficacia – continua- la mia gestione non è stata politica e, forse per alcuni atti, è stata impopolare anche per questa ragione. Erano tutti provvedimenti che bisognava approvare per salvaguardare l’ente. Spero che la nuova amministrazione possa proseguire su questa strada”. Non solo gli atti finanziari, ma anche il Pef sui rifiuti, con la rimodulazione delle tariffe Tari. “La gara da un anno per l’appalto rifiuti è in dirittura d’arrivo – continua – e anche quella da sette anni è sottoposta ad un iter già partito”.
Rispetto a qualche anno fa, le casse dell’ente non possono più contare su introiti pesanti, a partire dalle royalties petrolifere, drasticamente calate nel corso del tempo. La gestione commissariale ha puntato soprattutto sul rispetto delle direttive che la Corte dei Conti ha più volte impartito a Palazzo di Città, nel tetativo di evitare conseguenze finanziariamente irreparabili. Sul finire dello scorso anno, sono stati sbloccati centinaia di debiti fuori bilancio. “Gli unici miei due rimpianti – non si nasconde Arena – sono lo stadio e il banco alimentare, che non sono riuscito a definire per intero. Con una squadra che si occupi solo del recupero delle risorse non incassate, anche tributarie, la prossima giunta potrà garantire veramente la rinascita della città”.