Gela. Nell’arco di poche ore, ha prima autorizzato il nuovo Piano economico finanziario da quasi undici milioni di euro e poi dato il via libera definitivo alle nuove tariffe Tari. Che i rifiuti siano stati uno dei punti di riferimento della gestione del commissario Rosario Arena è piuttosto evidente. Tra gli obiettivi, c’era quello di fare un po’ di chiarezza su una voce di bilancio che pesa enormemente sugli equilibri finanziari del municipio e sbloccare l’iter per l’affidamento del servizio. Arena l’aveva preannunciato e ha disposto le nuove tariffe maggiorate rispetto al passato. Una scelta che ha ritenuto necessaria per consentire l’effettiva copertura dei costi ed evitare i debiti fuori bilancio che hanno messo in crisi i conti dell’ente. In base ai dati elaborati dai tecnici, con le nuove tariffe si andrà da un minimo (per un solo utente domestico) di 0,60 euro/mq/anno (quota fissa)-61,30 euro/anno (quota variabile) ad un massimo (per sei o più componenti del nucleo familiare) di 0,70 euro/mq/anno (quota fissa)-287,33 euro/anno (quota variabile). Per un nucleo familiare medio di quattro persone, la quota fissa è di 0,81 euro/mq/anno mentre quella variabile è stabilita in 199,21 euro/anno.
Rispetto alle utenze non domestiche (quindi soprattutto commerciali), le tabelle riportano 19,42 euro/mq/anno per “ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie e pub”, 14,08 euro/mq/anno per “bar, caffè, pasticcerie”, 12,60 euro/mq/anno per “mense, birrerie, amburgherie”, fino ad arrivare ai 22,24 euro/mq/anno a “ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio”. La relativa delibera è stata approvata da Arena con il parere favorevole del collegio dei revisori e in sostituzione del consiglio comunale. A questo punto, non è da escludere che prima di congedarsi possa anche mettere la firma finale al bilancio di previsione 2019.
Assurdo. Facciamo fuori l’ex sindaco Messinese che razionalmente diceva che la tari andava aumentata, anche perché chi ci aveva amministrato prima aveva stipulato un contratto pieno di errori per un servizio che non copriva l’intero territorio, poi però arriva il commissario e ….. come un buon padre di famiglia aumenta la Tari. Che dire. Siamo gelesi .
Cosa ne pensano gli ex consiglieri che hanno sfiduciato Messinese, e ora hanno il coraggio e la spudoratezza di ricandidarsi?
Non di dovrebbero presentarsi davanti all’opinione pubblica.
Speriamo almeno che da adesso in poi, la citta’ sara’ pulita. Si e’ capito che i soldi per la monnezza erano pochi’ anche se i consiglieri prendevano i cittadini per il fondo schiena.
Perseverare è diabolico! È esattamente quello che stanno cercando di fare i trenta……dopo che per tre anni hanno riscaldato la sedia e riempito la stampa di ingiurie ed inesattezze premeditate verso la giunta uscente, adesso vorrebbero ancora il consenso dei ” propri ” elettori.