Gela. I tanti punti interrogativi che toccano l’appalto rifiuti sono finiti anche davanti al prefetto di Caltanissetta Cosima Di Stani. Tre procedure sono andate deserte e i vertici della Srr4, il sindaco Lucio Greco e l’assessore Grazia Robilatte hanno avuto un confronto con il prefetto, nel tentativo di individuare la soluzione percorribile. Verrà chiesto un parere all’Autorita’ nazionale anticorruzione. Ora, anche i manager Tekra, azienda che da anni gestisce in proroga il servizio in città, si dicono disponibili ad essere ascoltati dal prefetto. Lo hanno fatto, attraverso il loro legale, l’avvocato Sinuhe Curcuraci. Hanno più volte spiegato di non essere interessati alla gara da sei milioni di euro, per un anno. Non la ritengono economicamente profittevole.
“L’azienda Tekra srl smentisce tutte le ricostruzioni ribadendo, ancora una volta – scrivono i responsabili in una nota – che la decisione di non partecipare alla gara è motivata esclusivamente dalle condizioni con le quali è stato predisposto l’appalto”. Dopo le tre procedure andate deserte, c’è chi ha anche ipotizzato che possano esserci interessi di gruppi imprenditoriali, che vogliano arrivare a condizioni diverse di aggiudicazione. I manager Tekra ribadiscono di essere pronti al confronto istituzionale. L’amministrazione comunale è intenzionata a valutare soluzioni normativamente praticabili, compreso l’affidamento diretto. Tutto passa dal parere dell’Anac, con il lotto di Gela che rimane senza offerte.