Gela. “I presidi verranno mantenuti almeno fino a venerdì. Vogliamo capire se ci siano vere prospettive per il nostro futuro occupazionale dopo l’incontro al ministero”.
I sit in proseguono. Gli operai presenti a Roma confermano che la loro protesta si protrarrà almeno per i prossimi giorni. “Dobbiamo decidere insieme ai colleghi che continuano a mantenere i presidi lungo le strade – spiegano – ci saranno sicuramente degli incontri”. A questo punto, decisivo potrebbe essere l’esito di un nuovo consiglio comunale che dovrebbe essere convocato entro lunedì, al rientro dei consiglieri da Roma. Così, potrebbe esserci un nuovo faccia a faccia tra consiglieri e operai proprio in merito all’esito dell’incontro ministeriale oltre alla presenza degli esponenti della giunta che hanno preso parte al tavolo di trattativa.
Una legge speciale? Intanto, già domani, la delegazione del consiglio comunale si sposterà davanti Montecitorio, sono previsti incontri con alcuni parlamentari nazionali. Le prime sensazioni che trapelano tra i consiglieri, comunque, sono tutt’altro che favorevoli dopo la riunione ministeriale. “Non siamo venuti quì per tre mesi di cassa integrazione – spiegano alcuni dei consiglieri presenti a Roma – siamo sempre più convinti che per Gela ci voglia una legge speciale e solo il governo Renzi può assicurarla”. La partita, quindi, appare tutt’altro che conclusa.
