Anche i liberi professionisti rubano la luce…partite segnalazioni Enel

 
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Gela. Nel mirino dei controlli è finita anche la famiglia di un noto professionista: i verificatori dell’Enel, infatti, durante un sopralluogo nella sua villetta di contrada Olivastro, hanno individuato un contatore per l’energia elettrica manomesso allo scopo di ridurre i consumi e, di conseguenza, i costi da sostenere.

Sorte analoga a quella del padre che gestisce un’attività commerciale, a sua volta scoperto ad utilizzare un contatore manomesso non solo nel proprio negozio ma anche nell’abitazione privata.
Sono circa cinquanta i casi accertati, solo lo scorso anno, di energia elettrica utilizzata illecitamente. Le segnalazioni sono state inoltrate proprio dai tecnici dell’Enel che hanno effettuato i sopralluoghi fra abitazioni ed attività commerciali.
Una percentuale, comunque, che potrebbe raggiungere livelli superiori qualora il personale della società addetto ai controlli venisse potenziato. Attualmente, infatti, il numero di questi operatori è decisamente esiguo.
I controlli vengono effettuati, quasi congiuntamente, dai verificatori Enel e dalle forze dell’ordine. Con la manomissione dei contatori si possono ottenere riduzioni di consumo enormi. Così, a tentare la sorte non solo soltanto utenti in difficoltà economica ma anche insospettabili: compresi, appunto, diversi liberi professionisti e titolari di attività economiche. Il sospetto, però, riguarda gli interventi ai contatori.
Né gli operatori dell’Enel né le forze dell’ordine chiamate ad intervenire nei casi sospetti, escludono che a manomettere i sistemi possano essere dei professionisti del settore incaricati d’intervenire solo su precise richieste.
Questi esperti, nella maggior parte dei casi, raggiungerebbero la città da altre località della regione. Il meccanismo è più che semplice: si arriva, si manomette il contatore e si intascano i soldi per il lavoro svolto.
Per questa ragione, sia i funzionari Enel che le stesse forze dell’ordine hanno deciso di rafforzare i controlli per contrastare un fenomeno decisamente diffuso, soprattutto in periodo di crisi economica.

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