Gela. C’erano i tre figli maschi, il marito, i familiari e quanti conoscevano Tiziana Nicastro, la prima vittima dell’esplosione al mercatino di via Madonna del Rosario. La chiesa San Domenico Savio era gremita di gente, comprese tante autorità. C’era il sindaco Lucio Greco, gli assessori Gnoffo, Liardi, il deputato Di Paola, tantissimi cittadini che non hanno voluto mancare all’ultimo saluto alla sfortunata donna che ha perso la vita nell’esplosione di due settimane fa.
“Tiziana non ci è stata tolta ma trasformata nella sua presenza – ha detto don Paolo Terrana – dall’alto veglierà sulla sua famiglia”. Mentre si celebravano i funerali da Palermo arrivava la notizia del secondo decesso, ad aggravare un bilancio già pesante. Tra gli interventi quello del sindaco Lucio Greco, che ha promesso un posto di lavoro al marito di Tiziana Nicastro chiedendo la disponibilità ad imprese gelesi. “Manifesto la mia vicinanza e piena disponibilità alla famiglia nella consapevolezza che tutti assieme staremo accanto tutti assieme. Ci comporteremo allo stesso modo con la famiglia della seconda vittima. Tiziana era una madre e moglie esemplare”.
Due amiche hanno letto un breve messaggio, chiamandola “Tizzi”. “Quel tragico 5 giugno ti sei trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato. Hai lottato per otto giorni con tutte le tue forze. Speravamo e pregavamo tutti. Ci rammarica il fatto che nessuno ha avuto la possibilità di starti vicino, farti una carezza. Eri una ragazza allegra, premurosa, disponibile. Le tue risate erano contagiose. Sii adesso l’angelo custode dei tuoi figli”.