Gela. Uno dei punti più sensibili dell’attuale governance territoriale del sistema rifiuti è sicuramente quello delle gare d’appalto. Il lotto di Gela, nella procedura “ponte”, non è stato ancora assegnato e anche l’affidamento per Niscemi, Butera, Riesi, Mazzarino, Delia e Sommatino, rimane comunque in bilico. Allo stesso tempo, si tenta di completare la procedura pluriennale, che si attende da tempo. Il neo presidente della Srr4, il sindaco di Butera Filippo Balbo, ha chiesto a tutti i Comuni di fornire nominativi di funzionari che possano ricoprire l’incarico di rup, anche della gara da sette anni. Il Comune di Gela, attraverso il sindaco Lucio Greco, aveva avanzato l’ipotesi dell’attuale dirigente all’ambiente Grazia Cosentino. Al momento, però, la soluzione è stata “congelata”. “Entro una decina di giorni spero di sottoporre al Cda della Srr la nomina del Rup della gara settennale per sbloccare questa procedura ingessata e arrivare prima possibile all’assegnazione del servizio di raccolta rifiuti e spazzamento – dice Balbo – che dovrà essere stabile nel tempo e il migliore possibile, per qualità e quantità”. La Srr attende di concludere il contratto di servizio con la controllata, la società “Impianti Srr” dell’amministratore Giovanna Picone. Prima, però, bisognerà valutare il piano industriale della “Impianti” e il piano economico finanziario. “Il contratto di servizio sarà sottoscritto tra le parti appena saranno approvati il piano economico finanziario e il piano industriale che ci daranno un’idea più precisa di quelli che sono ricavi e reinvestimenti, nell’ottica di ottimizzare sempre più la qualità e la quantità dei servizi che devono essere resi ai cittadini dei Comuni soci – spiega ancora – l’acconto da 50.000 euro che è stato sbloccato dalla “Impianti Srr” ci permette di saldare debiti arretrati della Srr senza incidere sulle casse dei Comuni, per riequilibrare i bilanci. Ci permette inoltre di pagare lo stipendio al dipendente funzionario della Srr e naturalmente pianificare l’attività di controllo e gestione che la normativa regionale impone alle Srr. Stiamo andando verso la direzione giusta per guadagnare un poco di tempo perduto, naturalmente per colpa di nessuno, e arrivare ad un sistema virtuoso e produttivo”. Balbo non lancia accuse verso le precedenti gestioni, facendo invece capire che probabilmente i ritardi sono dovuti al sistema normativo regionale, che ha spesso creato duplicati e situazioni di chiara confusione amministrativa. Il presidente della Srr è inoltre pronto a convocare i sindacati, dopo quanto sostenuto ieri dai vertici provinciali della Fp-Cgil, che puntano al completamento della pianta organica e alla regolarizzazione della gestione del personale.
Balbo spiega però che i ritardi nel versamento degli stipendi non sono di “cinque mesi”, come spiegato dal sindacato, ma di “tre mesi” e anche la pianta organica forse andrà rivista. Nel piano industriale della “Impianti Srr” (come spiegato da questa testata la scorsa settimana) ci sono progetti sperimentali per la maturazione in larve, in collaborazione con Eni. Balbo è pronto ad accogliere le indicazioni che arriveranno dalla guida della società in house e aggiunge che si punta ad un ampliamento del compostaggio di Brucazzi, in attesa del passaggio dall’Ato Cl2 alla Srr, e all’avvio di progetti per sistemi di energia alternativa, per ridurre drasticamente il consumo dell’intero sistema impiantistico locale.