GELA. Chiedono verità e giustizia per tanti compagni di lavoro morti in questi anni ma anche il riconoscimento della loro esposizione all’amianto killer. Un centinaio di lavoratori dell’indotto Eni ha organizzato un sit-in davanti a palazzo di giustizia mentre questa mattina si tiene una delle udienze del processo scaturito dal ritrovamento di amianto in raffineria. “Dov’è la politica? Hanno solo occupato le poltrone”. Questo si legge in uno degli striscioni collocati nel piazzale antistante palazzo di giustizia.
“Denunciamo da anni – dice Salvatore Granvillano presidente della sezione locale dell’Osservatorio nazionale amianto – ma fino ad ora non ci sono stati risultati. Piangiamo morti e disoccupati ma noi non vogliamo la chiusura della raffineria ma solo lavoro e che vengano riconosciuti i diritti previsti dalla legge”.