Ambasciatore dell’Unesco…forse no, la candidatura delle mura Timoleontee come un film di Totò

 
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Bondin accolto con tutti gli onori in municipio

Gela. Una cerimonia ufficiale che non servirà a nulla? Che le mura Timoleontee di Caposoprano potessero veramente rientrare nella lista del patrimonio dell’umanità Unesco, soprattutto davanti all’attuale degrado dell’intera zona, pochi ci credevano. Ma, addirittura, si rischia la beffa. L’avvocato catanese Salvo Liggieri, esperto di beni culturali, già in passato aveva messo tutti in guardia sull’effettiva “consistenza” del presunto ambasciatore Unesco Raymond Bondin, che ieri è stato accolto a Palazzo di Città con tutti gli onori. Teoricamente, sarebbe venuto a verificare la possibilità di avviare l’iter per l’inserimento delle mura Timoleontee nel patrimonio Unesco. Peccato, però, che l’attuale ambasciatore di Malta all’Unesco non sia lui, ma Joe Vella Gauci. Sulla carta, Bondin sarebbe ambasciatore non residente di Malta in Bulgaria. Insomma, il sospetto è che giri da anni l’isola millantando una posizione che non ha e magari ottenendo qualche soggiorno gratis. Scene che neanche l’ambasciatore di Catonga del duo Totò-Nino Taranto.

Il suo arrivo era stato comunicato nella tarda mattinata di domenica e se ne sono fatti carico (sicuramente fidandosi) non solo l’amministrazione comunale, ma anche la sezione locale dell’Archeo club d’Italia, il Rotary Club e la docente Rosalba Panvini. C’erano tutti, a cominciare dal sindaco Lucio Greco. Il sospetto, però, è che Bondin abbia tentato di fare il verso a Totò, in attesa di smentite ufficiali.

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