Gela. Il condono edilizio in municipio è una specie di pozzo senza fondo. Non sono bastati gli anni di gestione del servizio assegnato al gruppo Politecnica, entrato in Comune con l’ex giunta Fasulo e uscitone con quella Messinese (oltre cinquemila concessioni rilasciate con circa diciotto milioni di euro incassati da Palazzo di Città). Sono però ventimila le istanze presentate e secondo i tecnici del Comune solo “una modesta parte” è stata definita “con il rilascio della relativa concessione in sanatoria”. Dopo la chiusura del rapporto con la stessa Politecnica, che risale ormai a due anni fa, già l’ex giunta Messinese aveva autorizzato il gruppo di tecnici che collaboravano con l’azienda a proseguire le attività. Sei professionisti si sono costituiti in raggruppamento temporaneo. Pochi giorni prima di incassare la sfiducia, l’ex primo cittadino e i suoi tecnici hanno autorizzato una proroga dell’incarico fino al 31 dicembre 2018. Anche per il commissario Rosario Arena e per i funzionari municipali, il personale a disposizione al settore urbanistica e territorio è fin troppo esiguo.
Quindi, i sei tecnici ex Politiecnica continueranno ad occuparsi delle procedure di sanatoria ma entro i prossimi tre mesi bisognerà individuare altro personale esterno, attraverso un avviso pubblico. Arena ha dato mandato al funzionario Valter Cosentino. Le pratiche di condono pesano eccome sulle casse del municipio, che in periodi sempre più lunghi di ristrettezze finanziarie possono contare sui soldi incassati dalle pratiche di regolarizzazione. Negli ultimi tempi, lamentele sono arrivate da professionisti del settore che non riescono più ad avere il rilascio di autorizzazioni, un blocco causato anche da personale ridotto al lumicino.
