Gela. L’accordo di programma che avrebbe dovuto ridisegnare gran parte del tessuto economico locale si è rivelato, fino ad oggi, ben poca cosa. Al termine del percorso di selezione avviato da Invitalia, solo un progetto è stato finanziato e rimangono inutilizzati circa venti milioni di euro dell’iniziale stanziamento. L’amministrazione comunale ha sempre sostenuto la necessità di rimettere a bando le somme rimaste nei cassetti e pur in assenza di una data certa, ha avuto rassicurazioni sull’avvio, a breve, di un tavolo tecnico al Ministero dello sviluppo economico. “Non abbiamo ancora una data precisa – spiega l’assessore Terenziano Di Stefano – ma ci hanno comunicato che il tavolo tecnico dovrebbe partire a breve”. Probabilmente, verranno adottate linee normative differenti rispetto a quelle, stringenti, che hanno bloccato sul nascere iniziative economiche da parte di aziende con capitali anche inferiori al milione di euro. Solo entità imprenditoriali che già disponevano di capacità finanziarie piuttosto consolidate hanno avuto la possibilità di portare avanti la proposta di investimento, così da ottenere condizioni agevolate e le somme stanziate dal governo e dalla Regione. I dati forniti da Invitalia hanno tracciato un quadro piuttosto scarno, con solo sei proposte di investimento arrivate sui tavoli dei tecnici incaricati di esaminarle.
Numeri del tutto non in linea con le premesse iniziali, montate in pompa magna dalla politica. Adesso, si attende che Roma possa rimettere in circolo soldi che spettano al territorio, anche se l’organizzazione dell’area di crisi, con oltre venti Comuni, non consente grandi sforzi di fantasia imprenditoriale.
