Gela. “A Tekra abbiamo solo chiesto un atto di solidarietà verso il territorio, con una donazione all’ospedale “Vittorio Emanuele”, soprattutto di dispositivi di sicurezza. Non capisco la reazione avuta dai manager dell’azienda”. Il segretario confederale Ugl Andre Alario non ha gradito le parole arrivate dai vertici dell’azienda campana, che dopo le richieste pubbliche avanzate dal segretario aggiunto del settore igiene ambientale del sindacato, Orazio Caiola, hanno preso le distanze. Hanno spiegato di essere vicini a tutte le comunità delle città dove l’azienda opera, facendo capire però di non accettare richieste che non siano state concordate.
“Caiola è un rappresentante dell’Ugl tra i lavoratori della Tekra e ha spiegato di aver avuto interlocuzioni con responsabili della società sul territorio – aggiunge Alario – se poi quelli che si qualificano come rappresentanti dell’azienda, in realtà non lo sono, non è una questione che possa riguardare il sindacato. Abbiamo avanzato le stesse richieste a tante aziende. Lo sta facendo anche Eni. L’atteggiamento dei vertici Tekra, onestamente, non lo riesco a spiegare. Il territorio non si può usare solo come un bancomat”.
Allora fuori la terra dal nostro territorio siciliano