Gela. Un intero nucleo familiare è rimasto alla mercé di tre rapinatori, tutti con il volto coperto.L’incursione, risalente ormai alla scorsa settimana, non è stata denunciata.
Sono state proprio le vittime a decidere di non presentarsi davanti alle forze dell’ordine. Teatro dell’ennesima, violenta, rapina, un’abitazione di contrada Piana Marina.
Tutto si sarebbe verificato in una manciata di minuti. I proprietari dell’abitazione, giunti nella frazione balneare per il periodo festivo: sarebbero stati aggrediti dai tre rapinatori che non gli avrebbero lasciato alcuna possibilità.
Così, nel mirino sono finiti una coppia di coniugi insieme ad un’altra donna. I rapinatori avrebbero, da subito,cercato d’immobilizzare l’uomo, dipendente di una delle aziende edili dell’indotto Eni. Poi, sarebbe stato il turno delle due donne.
Obiettivo dei rapinatori, come in altri casi simili: denaro e oro. Per questa ragione, dopo la colluttazione, sono riusciti ad impadronirsi di circa quattrocento euro. Oltre al denaro, però, i tre avrebbero sottratto anche orecchini e collane in possesso delle due donne.
Le vittime, impreparate davanti alla violenta aggressione, non avrebbero opposto alcuna resistenza. Troppo forte la paura di subire altre conseguenze, soprattutto dal punto di vista fisico. Il raid messo a segno nell’abitazione di contrada Piana Marina, però, non è stato denunciato alle forze dell’ordine. Decisione scaturita da precedenti episodi dello stesso tipo.
Già qualche mese fa, l’abitazione fu “visitata”: e, anche in quel caso, i proprietari dovettero fronteggiare i ladri. Tra sfiducia e paura, così, le vittime hanno scelto di tacere. Non è da escludere, comunque, che i tre rapinatori avessero già preso di mira le loro vittime.
Il colpo, infatti, è stato messo a segno in pieno giorno. Solo l’operaio immobilizzato dai rapinatori avrebbe riportato alcune ferite. Più fortunate, la moglie e la suocera che hanno immediatamente cercato di collaborare, con l’obiettivo di evitare reazioni violente da parte del terzetto.
Di certo, si è trattato dell’ennesima rapina messa a segno con una metodologia da vero e proprio assalto alla diligenza.