Gela. In base a quanto emerso dalle indagini, si sarebbero presentati come operatori di Enel e Vodafone, raggirando un giovane, mentalmente labile. Gli avrebbero fatto credere di aver contratto pesanti debiti con le due compagnie e di doverli coprire, mediante versamenti in denaro. Le somme, ingenti, andavano però a finire nelle loro mani. Sono otto i coinvolti e i pm della procura hanno chiesto il rinvio a giudizio, almeno per quelli che non hanno scelto l’abbreviato. Le contestazioni, davanti al gup, vengono mosse nei riguardi di Antonio Landi, Paolo Galasso, Emanuele Comito, Antonio Scicolone, Francesco Lopresti, Andrea Matranga, Andrea Capizzello e Flora Atrea. Solo alcuni difensori hanno optato per il giudizio abbreviato e le posizioni dei loro assistiti verranno valutate direttamente dal gup.
Per gli altri coinvolti è stato chiesto il processo. Accuse che vengono ridimensionate dai loro legali, tra gli altri gli avvocati Francesco Enia, Giovanni Cannizzaro, Nicoletta Cauchi, Paolo Carfì e Angelo Licata.