Gela. Tanti centauri si sono dati appuntamento nel piazzale suor Teresa Valsè per la carovana organizzata in memoria di tutti i centauri che nel corso degli anni sono scomparsi.
Diversi gli appassionati delle due ruote presenti, alcuni accompagnati dai loro figli a bordo delle moto che non hanno voluto rinunciare alla “passeggiata della memoria”.
“Abbiamo percorso a suon di rombi rabbiosi tutto il lungomare –afferma Salvatore Comandatore- proseguendo per la foce, la stazione fino a salire in piazza Sant’Agostino per immortalare con una foto un giorno che ci ha segnato”.
“Penso che chiunque nella vita abbia avuto un parente, un amico, un conoscente che ha provato la durezza di quell’asfalto che culla questa nostra passione, a volte finendo in tragedia- dice un rappresentante dei centauri del golfo, Rosario Scicolone- questa passeggiata è nata dal nulla per ricordare questi ragazzi, io e Salvatore Comandatore abbiamo pensato che fosse doveroso ricordare i nostri cari colleghi che ci hanno lasciato prematuramente.
Non esiste motociclista che riesce a rinunciare a questo stile di vita, nemmeno davanti alla perdita di uno di noi, sarebbe un offesa nei suoi confronti. Non mi aspettavo tutta questa partecipazione in cosi poco tempo-prosegue Scicolone- a dimostrazione che nonostante tutto, quella delle due ruote rimane una passione che riesce a tenerci tutti uniti, per ricordare tutti quelli che ci hanno lasciato, e non con un minuto di silenzio, ma con un minuto di frastuono”.