Gela. “Ci sono situazioni da verificare, insieme”. Quanto accaduto in aula consiliare, con la maggioranza ridotta ai minimi termini e un sindaco decisamente contrariato dalla condotta dei suoi, ha lacerato le sicurezze dei pro-Greco. La verifica, adesso, viene chiesta anche dal consigliere Pierpaolo Grisanti, tra quelli più vicini al primo cittadino ed esponente di “Un’Altra Gela”, la lista dell’avvocato “civico”. “La mia assenza in aula? Nessuna ragione politica – dice – ero fuori sede per impegni lavorativi. Non ci sono altre ragioni. In ogni caso, il consiglio comunale non può essere trattato i quel modo. Non ci sono consiglieri che supinamente votano qualsiasi tipo di atto. Mi pare che durante la seduta, ogni consigliere, con garbo, abbia chiesto spiegazioni su un atto, che nessuno era stato messo nelle condizioni di studiare con attenzione. La seduta era stata convocata solo ventiquattro ore prima. La penso come gli altri colleghi e come il presidente del consiglio comunale Salvatore Sammmito”.
Giunta e maggioranza “arcobaleno”, almeno in questa fase, sembrano parlare lingue politiche differenti. “Senza dubbio, c’è la necessità di un chiarimento a trecentosessanta gradi per il rilancio dell’azione di governo – continua Grisanti – e questo vale per tutti. Va coinvolta l’opposizione. I problemi della città non sono solo di un’unica parte politica. Non sto con chi vuole alzare muri o creare contrapposizioni ad ogni costo”. Greco, dopo la sfida d’aula, deve risposte, anche a chi in campagna elettorale l’ha sostenuto fino all’ultimo voto.