Gela. Assolto, perché poteva guidare il mezzo a pedalata assistita, anche senza patente. I giudici della Corte d’appello di Caltanissetta hanno riformato un verdetto di condanna che i magistrati del tribunale di Gela avevano imposto ad un operaio, già sottoposto a misura di sorveglianza speciale, a causa di precedenti penali. Venne fermato in sella al mezzo, pur non avendo la patente di guida. I giudici di primo grado gli imposero la condanna a sei mesi di reclusione. Il legale che lo assiste, l’avvocato Rocco Guarnaccia, ha impugnato la decisione e ottenuto un verdetto favorevole. Ha fondato la sua linea difensiva su una recente sentenza che esclude violazioni della normativa qualora si guidino mezzi a pedalata assistita, classificati come “velocipedi”, anche senza patente. L’eventuale infrazione, ha spiegato il legale, sarebbe scattata solo se l’imputato si fosse messo in sella ad un ciclomotore e senza essere fornito di titolo di guida.
Una ricostruzione che ha convinto i giudici nisseni. Ribaltando il precedente pronunciamento, hanno disposto l’assoluzione.