Gela. Salvatore e Rosa hanno coronato dopo dodici anni di attesa il loro sogno d’amore.
Si sono sposati ieri in un freddo pomeriggio di dicembre. Lui impaziente ha atteso al freddo, la futura sposa ritardataria. Un amore che ha fatto della diversità un punto di forza. Rosa è paraplegica dalla nascita e questo non è mai stato un limite per il cuore di Salvatore.
A permettere che la fiaba di Natale avesse il lieto fine è stata la solidarietà dei parrocchiani del Sacro Cuore. Alla regia di questo “favola” il prete don Angelo d’Amico con la collaborazione di Emanuele Zappulla. Lo stato di diversamente abile di Rosa, la disoccupazione di Salvatore non hanno mai buttato nello sconforto gli sposi e dal frutto di questo amore è nata Ludovica, bella come il sole e assai legata ai due genitori.
Una macchina di solidarietà si è attrezzata per dare un regalo di Natale speciale alla famiglia Bartoli. I due sposi hanno atteso l’ingresso in chiesa emozionati. Scambi di sguardi d’amore tra Rosa e Salvatore. A non abbandonare nemmeno un istante la sposa ci sono state le testimoni Loredana Morelli e Concetta Bonvissuto, quest’ultima ha regalato a Rosa l’abito da sposa fatto da lei, adatto alle condizioni della sposa.
“Una coppia diversa- dice il don Angelo, che ha celebrato la cerimonia- davanti agli occhi di Dio però non ha differenze. Il giudizio del Signore è uguale, nella diversità, ma Dio è amore e noi abbiamo pensato che questo amore andasse siglato nel suo nome”.
Cento invitati che per partecipare al banchetto si sono autotassati. E’ l’unica tassa dell’anno che abbiamo accolto con entusiasmo, racconta un’invitata. Tutti i dettagli sono stati curati nei minimi particolari. «Le spese per un matrimonio sono tante – ha detto Emanuele Zappulla promotore dell’iniziativa solidale – faticosamente abbiamo fronteggiato le spese anche se ci siamo resi conto che non siamo riusciti ad affrontare adeguatamente alcuni impegni.
Se qualcuno vuole tendere la mano ai nostri novelli sposi donando un lavoro a Salvatore lo faccia pure così la fiaba diventerebbe realtà a tutti gli effetti”. Emozionati e sorpresi da tanta gioia attorno a loro, un solo cruccio per la coppia, il lavoro tanto desiderato.
“Il regalo più bello che la città potrebbe donarci – afferma Rosa – è un lavoro qualsiasi per mio marito. Fino ad oggi siamo andati avanti con la pensione d’invalidità ma è davvero difficile sopravvivere, avendo oltretutto la figlia che frequenta la seconda media e le spese scolastiche sono tante ”.
Un amore vissuto nella normalità con le difficoltà quotidiane a cui tutti sopperiscono e una favola di Natale che si realizza grazie al cuore generoso di chi circonda Rosa e Salvatore. Il bene vince su ogni cosa.