Alloggi popolari occupati, chi ci vive deve lasciarli: firmate diciassette ordinanze di sgombero

 
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Gela. Devono lasciare gli alloggi popolari che hanno occupato senza averne i requisiti. Sono diciassette le ordinanze di sgombero, firmate nelle ultime ore dal sindaco Lucio Greco. Quegli alloggi spettano agli aventi diritto, che invece, pur essendo inseriti in graduatoria, non possono usufruirne. Le ordinanze dispongono lo sgombero di immobili in diverse zone della città. Da Albani Roccella alle palazzine di Scavone, passando per Villaggio Aldisio, Punta Vigne e Marchitello. I relativi provvedimenti sono stati notificati soprattutto a nuclei familiari, che hanno scelto di occupare, nella maggior parte dei casi anche per cercare una soluzione all’assenza di una casa. Negli scorsi anni, la tensione era riesplosa anche in città, quando centinaia di occupanti abusivi si opposero ai provvedimenti di sgombero.

L’allora presidente della Regione Rosario Crocetta intervenne con una sorta di “sanatoria”, l’ennesima. Se le ordinanze firmate dal sindaco non venissero rispettate, allora si dovrebbe procedere con lo sgombero coattivo, anche attraverso le forze dell’ordine. “La legalità ve sempre rispettata – dice Greco – sono provvedimenti che arrivano dopo un lungo confronto, anche con il prefetto di Caltanissetta. L’assenza di un’abitazione, non può giustificare la violazione della legge”.

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