Gela. “Violano la legge”. I confederali di Cgil, Cisl e Uil ritornano sulla mancata costituzione dell’Assemblea territoriale idrica e spiegano che i sindaci della provincia di Caltanissetta stanno continuando a non adempiere a quanto previsto da una legge regionale del 2015. Già da tempo, bisognava superare il sistema dell’Ato e attivare l’Assemblea territoriale. Così, non è stato. “La costituzione dell’Ati avrebbe indubbiamente comportato enormi vantaggi per la gestione idrica nella nostra provincia, gravata da problematiche che variano dalla vetustà delle condotte idriche alla mancanza di acqua in molti centri – dicono i segretari Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Vincenzo Mudaro – basti pensare, infatti, alla molteplicità delle funzioni demandate all’Ati, l’approvazione del piano d’ambito, la proposta tariffaria, il piano operativo di emergenza, il piano operativo degli interventi, gli standard qualitativi dei servizi, la carta della qualità dei servizi che ogni gestore deve adottare”. Invece, niente. A rischio ci sono molti investimenti, come denunciato dai sindacati ma anche dall’associazione “Viviamo Manfria”. “La mancata istituzione di un organo così importante, peraltro, ha causato gravi danni ad alcuni Comuni per il fatto di non poter ricevere dei finanziamenti regionali per la riqualificazione del proprio servizio idrico – continuano – proprio a causa della mancata presenza dell’Ati”.
Mentre è in ballo la possibilità di chiedere la risoluzione del contratto che lega i comuni del territorio a Caltaqua, le inadempienze istituzionali non mancano. “I sindaci della provincia si riuniscano per ottemperare al dettato legislativo e così superare un
impasse – spiegano ancora – che non può trovare alcuna giustificazione se non a discapito dei cittadini dell’intera provincia. Alla luce di ciò, è chiaro che l’istituzione dell’Ati rappresenta per i sindaci della provincia di Caltanissetta un obbligo legislativo, che scientificamente si continua a violare lasciando di fatto la governance ad un Ato in liquidazione con tutti gli annessi problemi che questo comporta”. Se la violazione dovesse proseguire, saranno i sindacati a presentare un esposto ai magistrati.
