Gela. Interrotto il processo di potabilizzazione, a causa di acqua eccessivamente torbida. Uno stop all’impianto che avrà ripercussioni sulla distribuzione idrica, che già in diverse zone della città è ferma da giorni. Il fermo l’hanno comunicato gli uffici di Siciliacque. “Abbiamo dovuto interrompere il trattamento presso l’impianto di potabilizzazione di Gela – si legge in una nota della società – a causa dell’improvviso aumento di torbidità dell’acqua in ingresso, verosimilmente determinato dalle eccezionali precipitazioni verificatesi nei giorni scorsi nell’area del calatino, che hanno determinato un intorbidimento delle acque all’interno dell’invaso Ragoleto”.
Con il fermo, le conseguenze sono state immediate. Riduzione della fornitura al serbatoio Spinasanta di Gela da 100 l/s a 40 l/s; la temporanea riduzione, del 20 per cento, della fornitura ai serbatoi Capo Soprano e Montelungo di Gela ed al Comune di Niscemi, che però è stata ripristinata questa mattina; l’interruzione delle forniture alle utenze di Manfria, Desusino, Falconara e Tenutella, lungo l’acquedotto Gela-Aragona. Dagli uffici di Siciliacque fanno sapere che non ci sono certezze sui tempi di ripristino