Gela. I progetti per la rete fognaria e il sistema di depurazione a Manfria sono a forte rischio, se non si arriverà, in breve tempo, a costituire l’Assemblea territoriale idrica. Un passaggio fondamentale, previsto dalle norme in materia, ma che sul territorio non si riesce a concretizzare. Alla fine, potrebbero addirittura essere tagliati i finanziamenti. “Abbiamo nuovamente inoltrato una Pec ufficiale a tutte le istituzioni coinvolte nel procedimento – dice il presidente dell’associazione “Viviamo Manfria” Antonio Cuvato – ci siamo rivolti soprattutto all’Ato Cl6. Tocca al commissario Rosalba Panvini definire i tempi per convocare le conferenze di servizi, così da valutare l’idoneità della progettazione, affidata a Caltaqua”. Panvini è alla guida dell’Ato e si occupa contemporaneamente della fase di liquidazione, oltre ad aver coordinato i lavori della commissione tecnica, sulla carta competente a decidere la risoluzione del contratto con Caltaqua. I residenti della frazione balneare non vogliono assolutamente correre il rischio di trovarsi con i finanziamenti revocati, a causa dell’inerzia burocratica. “Nella Pec inviata, lo abbiamo precisato – continua Cuvato – sarà inoltrata, in copia, anche alla procura della Repubblica. Se ce ne saranno gli estremi, toccherà poi ai magistrati valutare profili di possibili irregolarità”.
Gli aderenti all’associazione lanciano un preoccupato monito. “Se non venisse rispettata la disciplina che prevede il passaggio all’Ati – conclude Cuvato – dovremmo mettere in conto l’avvio di procedure di infrazione europea, soprattutto sul piano della mancata depurazione. Sarebbe un danno enorme, che bisogna scongiurare”.