Gela. Da sei anni aspetta un rimborso dall’ufficio delle entrate di via Butera. Aveva pagato 113 euro due volte consecutive, per regolarizzare il pagamento della tassa di proprietà della sua Fiat 600.
Nel secondo versamento era stata costretta a prevedere anche una mora, relativa al ritardo di pagamento.
Dopo essersi accorta dell’errore si è recata presso la locale sede dell’ufficio delle entrate dove gli addetti allo sportello continuano a negarle il rimborso. La donna, Pina Sanzo, aveva anche chiesto di usare la somma dovuta come acconto per regolarizzare il nuovo pagamento del “bollo” della sua utilitaria. “Hanno detto che posso recuperare l’importo, erroneamente versato alle casse dello Stato – spiega Pina Sanzo – solo con il riconoscimento del rimborso spesa, escludendo la possibilità di scorporare la somma con nuovi pagamenti.
Purtroppo, per recuperare poco più di cento euro continuo a recarmi inutilmente presso l’ufficio delle entrate che non riesce a trovare risposte con una soluzione. Mi sono rivolta a diversi dipendenti, uno dei quali nel frattempo è andato in pensione”.