Caso Eni, gli ex Mpa lasciano l’aula consiliare: le banche per aiutare l’indotto?

 
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Gela. Il caso Eni, con la costante mobilitazione dei lavoratori dell’indotto che anche durante la seduta di giovedì sera hanno affollato l’aula consiliare, entra pesantemente nei rapporti interni alla maggioranza del sindaco Angelo Fasulo.

Nel corso della riunione che, tra le altre cose, ha permesso di esaurire i debiti fuori bilancio ancora da approvare, l’intero gruppo dell’ex Mpa ha lasciato l’aula, dissociandosi dalle scelte dei colleghi di maggioranza. “O si trattano i tanti problemi attuali dell’indotto della fabbrica – hanno spiegato – oppure abbandoniamo l’aula”.
La scelta di proseguire con il normale ordine del giorno, nonostante la presenza dei lavoratori in aula, ha creato una profonda frattura tra gli autonomisti e il resto della maggioranza. Alla fine, il numero legale è stato mantenuto solo con la presenza di pochi esponenti d’opposizione. In dodici hanno votato i debiti fuori bilancio ancora in elenco prima di rinviare la seduta a lunedì.
Per far ritornare il sereno tra gli ex Mpa e, soprattutto, i democratici, non è stata sufficiente neanche una riunione lampo immediatamente convocata dal sindaco Angelo Fasulo. Proprio il primo cittadino, rispondendo alle richieste degli operai in aula, ha cercato di rassicurare. “Prima possibile – ha detto – avremo un incontro con il prefetto per cercare di capire quali lavori possano immediatamente partire in fabbrica. In queste ore, si sta decidendo sul riconoscimento dell’area di crisi complessa e, già la prossima settimana, sarò a Roma per incontrare i funzionari del ministero in relazione all’avvio degli ammortizzatori sociali straordinari come previsto nell’intesa complessiva firmata al ministero dello sviluppo economico”.
Gli operai hanno lanciato la proposta sul modello di ciò che è già avvenuto con la provincia di Parma: un’anticipazione degli ammortizzatori sociali da parte delle banche che, successivamente, si rivarranno sull’ente comunale.
“Convocherò i rappresentanti delle filiali locali – ha replicato Fasulo – mi pare, però, un’ipotesi difficile soprattutto sul piano delle garanzie da prestare”. Intanto, in aula è arrivata anche l’ufficializzazione del via libera al progetto della piattaforma Prezioso K, inserito nel programma d’investimenti Eni.
“Dobbiamo muoverci prima possibile e non farci sfuggire questa possibilità – hanno ribadito i consiglieri Guido Siragusa e Terenziano Di Stefano – la piattaforma garantisce investimenti fino a un miliardo di euro. Dobbiamo imporre a tutti la costruzione in città ad opera di aziende locali”.

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