Gela. Accusano la dirigenza dell’Asp di comportamenti omissivi e illegittimi nei confronti dei dipendenti del presidio ospedaliero Vittorio Emanuele. Si sentono ignorati dal management retto dal commissario Vittorio Virgilio accusandolo di “comportamento arrogante e insensibile”.
Sono i componenti della segreteria provinciale della Cgil, retta da Salvatore Di Natale, che con un documento minacciano di adire alle autorità competenti “per tutelare e garantire il servizio sanitario e il lavoro dei dipendenti ospedalieri”.
Nella lunga lista delle accuse si torna a parlare delle “disparità di trattamento economico e giuridico tra i dipendenti dell’ospedale Vittorio Emanuele e i loro colleghi che operano negli altri ospedali dell’Asp cl2”.
Una differenza di trattamento che, secondo la segreteria Cgil, creerebbe un impegno spesa annuale di 500 mila euro, “spese per le quali, il commissario straordinario ha responsabilità diretta. Contestiamo gli uffici regionali – aggiunge Di Natale – puntualmente informati, per la mancata verifica dei comportamenti finora adottati”.
Tra i “comportamenti” contestati al commissario straordinario Virgilio dalla segreteria provinciale della Cgil si parla anche di “un incarico non ben definito dai contorni ambigui, per non si sa con quali finalità, con un costo complessivo di 70 mila euro” e l’intenzione di interdire il parcheggio interno ai dipendenti del presidio ospedaliero costringe doli a ricorrere alla struttura multipiano di viale Indipendenza.