Gela. “Per la maggioranza del sindaco, la pulizia della città non è una priorità”. Il consigliere indipendente Paola Giudice commenta così l’esito della discussione di ieri sera in aula consiliare. Senza diretta streaming, saltata per “un guasto tecnico”, i consiglieri erano impegnati nel valutare le mozioni. Giudice ha portato in aula la pressante richiesta, che arriva dalla città, di avviare prima possibile attività massicie di derattizzazione e deblattizzazione, oltre ad agire per un maggiore decoro nei quartieri. Per tutta risposta, ha ricevuto il voto contrario dei consiglieri pro-Greco, anche se l’assenza del numero legale le consentirà di riproporre la stessa mozione alla prossima seduta. “Negare l’evidenza è un atto di gravità politica che di politica, purtroppo, non ha nulla. Topi e blatte sono ovunque, di giorno e di notte, l’erba alta, che di certo aumenta la sporcizia e l’inquinamento visivo è una triste realtà, e non lo è per un consigliere comunale si’ e uno no, se così fosse – spiega – sarebbe grave, quasi come far finta di svolgere il ruolo di consigliere comunale rappresentando lealmente gli interessi dei cittadini, gli stessi che ogni giorno contattano i giornalisti, si recano al Comune, all’Asp per segnalare la presenza di topi, blatte, erba alta in tante vie della città. A chi conviene far finta di nulla?”. Giudice ha deciso di scrivere al sindaco e agli assessori.”
Per questa ragione indirizzo questa lettera direttamente al sindaco e agli assessori perché i topi e l’erba alta non hanno tessera di partito, sicuramente sono schierati contro la qualità della vita della città, ne aumentano l’arretramento e rendono invivibile la vita dei cittadini, gli stessi che hanno votato chi li rappresenta per andare avanti, migliorare i servizi, cancellare il pericolo per adulti e bambini di essere anche morsi – conclude – al sindaco, tutore della salute pubblica, invio la rassegna stampa dell’ultimo mese a dimostrazione delle tante segnalazioni dei cittadini, per il resto ognuno si assume la responsabilità delle azioni che compie ed anche per questo il bene della città non può essere usato come slogan”.
Caratteristicamente ambigua ora dopo la vice presidenza, chissà cosa chiede la sorella del super sindacalista…….