Gela. La fase politica piuttosto delicata che si vive nella maggioranza del sindaco Lucio Greco, passa soprattutto dalle nomine in posti chiave, a cominciare dalla giunta che dovrebbe essere allargata. L’avvocato “civico”, nelle ultime ore, ha chiaramente fatto capire che non intende andare dietro ai desiderata di tutti gli alleati. Ieri, la grillina Virginia Farruggia ha apertamente contestato il metodo “Cencelli” dell’alleanza “arcobaleno”, spingendosi a parlare di “nomine oscene”. Dai banchi dei pro-Greco, il gruppo del sindaco non accetta la pesante disamina del consigliere pentastellato. “Non mi pare che il governo nazionale, del quale fa parte il Movimento cinque stelle – dice il capogruppo di “Un’Altra Gela” Giuseppe Morselli – sia stato formato con bandi pubblici. Anche la scelta di Giancarlo Cancelleri a viceministro non credo sia legata ai suoi titoli. I sottogoverni non si assegnano con avviso pubblico. Fare nomine e prendere decisioni sono prerogative di chi governa. Non capisco dove stia lo scandalo. Questa è demagogia, inutile e superflua. Vorrei ricordare al consigliere comunale Farruggia che la campagna elettorale è finita da parecchi mesi”.
Rispetto alle nomine che non si sbloccano, Morselli esclude che possano esserci conseguenze sui rapporti tra alleati e sindaco. “Valutare le scelte da fare è più che legittimo – conclude – è quello che sta facendo il sindaco. Anzi, mi preoccuperei se le nomine venissero decise di punto in bianco, senza alcuna verifica. Questa è politica. Non si può stare in politica e allo stesso tempo contestare metodi, che fanno pienamente parte degli schemi politici”.