Gela. Hanno scelto di irrompere in sella ai loro scooter all’interno del costruendo campo di calcio realizzato dalla parrocchia di San Sebastiano nel popoloso rione periferico di Settefarine. L’irruzione vandalica, avvenuta due giorni fa, rischia di mandare in fumo i sacrifici della comunità religiosa dell’estrema periferia a nord della città diretta da don Giorgio Cilindrello, impegnato in un’azione di solidarietà e aiuto per le fasce più deboli con la costruzione di quello che definisce “un villaggio di pace”. “Il campo è frutto di un anno di sacrifici – spiega il parroco di San Sebastiano – Parte del fondo in terra battuta è quella riciclata dal palio dell’Alemanna. Le ruspe della cooperativa Edilponti hanno contribuito, insieme ad altri privati, a tracciare il campo”.
Per don Cilindrello la struttura sportiva rientra in un ampio progetto in favore dei residenti di Settefarine.
“Ammonisco questo atto – spiega il parroco di San Sebastiano – ed invito gli autori del gesto ignobile a comprendere che quello che hanno devastato è un bene pubblico creato per loro. Vogliamo garantire servizi – conclude don Giorgio Cilindrello – e attività, indispensabili a favorire l’inclusione sociale di giovani spesso facili preda della delinquenza minorile. Spero non si tratti di una vendetta verso chi ha deciso di cambiare rotta e fare un percorso di pace e, per chi ci crede, di crescita spirituale. Il campo di calcio è sicuramente punto nevralgico di un più ampio progetto che mira a realizzare un villaggio di speranza. Se viene deturpato non comprendo la popolazione”. Il bilancio dell’irruzione vandalica è delle due reti delle porte tagliate e solchi di pneumatici sul manto in terra battuta. A preoccupare il parroco, che non ha ancora sporto formale denuncia alle forze dell’ordine, è la continua presenza di disturbatori all’interno del perimetro della parrocchia di Settefarine. “Scorazzano indisturbati a tutte le ore – conclude don Giorgio Cilindrello – Disturbando chi invece ha deciso di edificare storie concrete per i giovani. Probabilmente non hanno ancora compreso che i nostri sacrifici sono destinati anche a loro”. Proprio la chiesa di San Sebastiano, frutto di battaglie dell’ormai scomparso don Franco Cavallo, ha fatto da perno per il rilancio dell’interno rione di Settefarine creando un comitato di cittadini attivi impegnati a fare realizzare quello che oggi è un vero e proprio villaggio dell’estrema periferia della città. Oggi, grazie a quell’impegno sono state realizzate importanti opere di urbanizzazione che hanno agevolato l’insediamento di attività commerciali, giardini pubblici e centri sportivi.
Queste persone se si possono definire cosi vanno prese portate in campagna e messe pieni di miele sotto il sole per due giorni. Sono animali che non hanno senso di stare nella nostra civiltà.