Gela. “Ho proposto la risoluzione del contratto”. Per il sindaco Lucio Greco, non ci sono altre alternative. Il rapporto con Caltaqua va bloccato, per inadempienze da parte della società italo-spagnola, che detiene la gestione del servizio idrico integrato in tutti i Comuni della provincia di Caltanissetta. La sua posizione, il sindaco l’ha messa nero su bianco a conclusione dei lavori della commissione tecnica, chiamata a valutare la qualità del servizio reso e il rispetto del contratto di servizio. I componenti della commissione, nella quale Greco ha chiesto e ottenuto di entrare subito dopo la grave crisi idrica di quest’estate, hanno concluso i lavori. E’ stata redatta una relazione, che verrà trasmessa alla Regione. “Tutti i verbali e la relazione finale verranno trasmessi alla Regione – aggiunge il sindaco al termine dei lavori – da Palermo, potrebbero chiedere altri approfondimenti. Come Comune di Gela siamo certi che il rapporto vada risolto e siamo pronti a tutte le verifiche del caso”. Sulla stessa linea di Greco, ci sarebbero il primo cittadino di Caltanissetta (anche se in maniera meno decisa), la rappresentanza sindacale e quella dei consumatori. Piuttosto scettico rispetto alla gestione di Caltaqua sarebbe anche il funzionario della Regione che ha preso parte ai lavori. Decisamente contraria all’interruzione del rapporto, invece, pare essere il commissario dell’Ato Cl6 Rosalba Panvini, che ha presieduto i lavori della commissione.
Nel corso dell’attività di verifica, sono pervenute relazioni sullo stato del servizio, praticamente da quasi tutti i Comuni del nisseno. I manager di Caltaqua, invece, hanno inoltrato delle controdeduzioni, con le quali giustificano i disservizi che vengono addebitati all’azienda. Da tempo, anche il sindacato si è schierato contro la gestione privata e il segretario confederale della Cisl Emanuele Gallo ha più volte chiesto trasparenza nella gestione dei lavori della commissione, ma soprattutto di rivedere il rapporto con l’azienda privata, che tra le altre cose ha determinato un costante aumento dei canoni e delle bollette, a fronte di un servizio che in città è del tutto inadeguato.
Al di la dei disservizi che non e da poco ma non dimentichiamo il caro prezzo che siamo costretti a pagare per dell acqua di merda. Per sostenere la decisione del sindaco bisognerebbe manifestare in massa davanti gli uffici di caltacqua e se necessita a palermo.
Altrimenti teniamoci a p…. Nel sedere
Vuol dire che ci piace
Caeo Ivan vedo che noi Gelesi sappiamo solo abbaiare ma ai fatti andiamp a compre acqua per bere e per cucinare e quando qualcuno fò vedere cosa mplte volte esce dai rubinetti cìè ne freghiamo ,meritiamp questo e altro in continente acqua buona per bere e cucinare a prezzi più bassi ma molto ringraziamo chi firmo quel contratto capestro e ora se ne stà lontano dai problemi della nostra amata Gela
Cosi come è stato curato il servizio idrico ,con tutti i rincari che ci sono stati (con l’ultimi rincaro 1 mc di acqua costa E 1,0500 piu la quota fissa più fognatura più depurazione più IVA) inoltre comprare acqua per bere e per cucinare che aspestiamo a rescindere? Bene ha fatto il Sindaco a prendere questa decisione
non si riesce a capire come i vari presidenti e commissari dell’ATO IDRICO CL 6, quello della prov. di CL, hanno pututo permettere e quindi approvare: la rimodulazione delle tariffe e degli indici tariffari con la soglia sociale? a 60 m/3 annui ed € 1,050 a m/3 e l’altra sino a 37 m/3 ad € 1,30 al m/3non si sa se trimestrale o annuale per poi passare A) al limite dei 49 m/3 a 4,22 € a m/3; B) al limite più alto a 5,48 al m/3, inoltre hanno permesso l’aumento del canone fognario del 7% annuo, quando le fogne non vengono nemmeno manutenute e e dalle caditoie escono gas maleodoranti nonchè sempre l’aumento del 7% della componente depurazione oltre allo stesso aumento del canone come se si trattasse di un abbonamento. a me sembra che sotto sotto ci sia qualche cosa e la PROCURA del TRIBUNALE dovrebbe metterci il naso perchè, secondo me, queste rimodulazioni potreebbero avere qualche risvolto non legale.
Credo che l’intera popolazione abbia apprezzato la proposta del sindaco di rescindere il contratto con Caltaqua e sono fiducioso che, qualora fosse necessario, la stessa popolazione è pronta a scendere il campo a fianco del sindaco per difendere le nostre ragioni. Non dimentichiamo che tanto tempo fa abbiamo votato il referendum affinché il servizio idrico passasse di nuovo in mano pubblica; la stragrande maggioranza (95%) ha votato per il si. Non si capisce come la politica sia e lo è ancora sorda non recependo o rispettando la volontè del popolo.