Gela. Hanno deciso di dare priorità alla trasparenza. Così, il posto, di peso, di amministratore della società in house, chiamata a gestire il nuovo impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti e la discarica Timpazzo, passerà da un avviso pubblico. Niente chiamata diretta, così ha deciso l’assemblea dei sindaci, riunitasi in città. “Non sono i tempi a preoccuparci – spiega il presidente della Srr4 Salvatore Chiantia – preferiamo rispettare criteri trasparenti. Chi avrà i requisiti, potrà partecipare”. Una scelta spinta da diversi sindaci dell’assemblea, chiamati a varare la nuova società e di conseguenza ad individuare il manager, che avrà in mano un enorme valore, dato dal ciclo degli impianti per i rifiuti, presenti sul territorio. Con il progressivo passaggio dall’Ato Cl2 alla Srr4, che però non ha una struttura idonea per gestire direttamente il sistema degli impianti, si è resa necessaria la costituzione di una società in house, direttamente controllata dalla Srr4. Anche ieri, il sindaco Lucio Greco aveva escluso che ci fossero nomi già definiti per il posto di nuovo manager. Non sono mancate le voci, compresa quella che portava all’ex vicesindaco, l’ingegnere Simone Siciliano, molto vicino al gruppo dell’Udc. Ora, invece, si apre una fase di selezione pubblica. Diversi sindaci, a cominciare da quello di Niscemi Massimiliano Conti, hanno puntato sulla necessità di evitare la chiamata diretta, magari trainata da equilibri politici.
“Siamo lontani dalla logica della spartizione – spiega – o dell’assegnazione di ruoli, in base ad equilibri politici. Non ci interessano le componenti politiche, comprese quelle di Gela. Diamo centralità a criteri di scelta aperti alle competenze”. Da quanto emerge, potrebbero essere necessari tempi più lunghi rispetto a quelli preventivati, anche se la proroga del Tmb mobile scade a fine mese. Ora, tocca alla pubblicazione dell’avviso.