Gela. Un copione quasi già scritto, come nella sceneggiatura dei lavoratori ex Rmi impegnati per conto del comune o degli operatori del consorzio di bonifica.
Mancano i fondi e anche ventisette lavoratori socialmente utili, da circa un ventennio utilizzati per conto dell’Area di sviluppo industriale di contrada Brucazzi, oggi Irsap, si fermano.
“La situazione è veramente molto preoccupante – dice il segretario provinciale della Cgil Ignazio Giudice che segue la vertenza – è un infinito precariato che, adesso, rischia di mettere per strada lavoratori di cinquant’anni”.
Per questa ragione, il sindacalista si è rivolto ai vertici Irsap, chiedendo l’avvio di un processo di stabilizzazione dei ventisette operatori. Insomma, adesso o mai più.
Da tempo, la Cgil locale denuncia l’eccessivo ricorso a forme contrattuali precarie soprattutto all’interno degli enti pubblici o tra le aziende che acquisiscono appalti dagli stessi enti.