Gela. La proroga Via per la base gas di Eni dovrebbe essere rilasciata entro il prossimo 15 ottobre, una data che per i manager del cane a sei zampe rappresenta quasi uno spartiacque sul futuro del maxi investimento. In attesa di sviluppi, la scorsa settimana sindacati e management aziendale Enimed hanno fatto il punto della situazione. Le segreterie provinciali di Filctem, Femca e Uiltec non sono del tutto soddisfatte dal fatto che il livello produttivo non raggiunga ancora i 14 mila barili al giorno, attestandosi invece a 12 mila. I segretari Gaetano Catania, Francesco Emiliani e Maurizio Castania ritengono essenziale che Enimed rilanci sulle manutenzioni dei pozzi, che altrimenti rischiano di andare verso un punto di non ritorno. “Sui pozzi, c’è preoccupazione”, spiega Emiliani. L’avvio a pieno regime del progetto della base gas potrebbe risollevare le sorti del sito locale, ma i sindacati non vogliono perdere di vista le esplorazioni, che attualmente scontano la linea del governo nazionale, decisamente cauto nel rilascio dei permessi. Tutti fattori che sindacati e manager della multinazionale continueranno ad affrontare. Domani, è in programma un vertice tra le stesse organizzazioni sindacali e i vertici di Raffineria, che hanno appena tenuto a battesimo l’avvio della produzione di carburante sostenibile, attraverso gli impianti della nuova green refinery.
“Alla fine, tireremo le somme – dice ancora Emiliani – la verifica la vogliamo estendere a tutti i settori produttivi di Eni sul territorio, senza dimenticare il comparto delle bonifiche”. I numeri attuali, secondo i sindacati, non danno ancora vere certezze e la salvaguardia dei posti di lavoro dovrà valere sia per il diretto che per l’indotto del sistema locale di Eni.